mercoledì 29 aprile 2015

#PELLET , ....CONVIENE ANCORA? 

 I NOSTRI ASSOLUTAMENTE SI !!!...E NON SOLO....

2 o 3 delle tue mensilità finiscono per onorare le bollette o fatture su riscaldamento ed acqua calda sanitaria ?

Sei già munito di stufa ma sei perplesso sul continuo aumento di prezzo del pellet tradizionale?

Hai una stufa a pellet ormai obsoleta, con qualche acciacco e vorresti sostituirla con una nuova ma non sei convinto perchè ormai il pellet non è più conveniente?

Scegli il RISPARMIO economico ,  il RISPETTO per l'ambiente,  la RINNOVABILITA'  dei nostri Biocombustibili e sfruttali nelle nostre CALDAIE o nelle nostre STUFE e IDROSTUFE.

AFFIDATI A FIAMMA VERDE ED AI SUOI BIOCOMBUSTIBILI  ECONOMICI.  


Perchè ci differenziamo dagli altri fornitori di solo pellet.....

Con la legge di stabilità del 2015, che prevede l'aumento dell'iva sul pellet dal 10 al 22% , l'attrazione di questo combustibile sulle famiglie italiane si è un po ridotta anche se di poco; anche perchè, nonostante questi aumenti, chi ha fatto l'investimento di una classica stufetta ad aria negli anni passati ha ancora la convenienza nello sfruttarla quanto meno per ammortizzarla totalmente.

Altro punto sfavore, il vantaggio economico del pellet rispetto alle fonti fossili, si è ulteriormente ridotto per un lievissimo abbassamento dei prezzi del Petrolio e Metano, rendendo in alcuni casi ancora conveniente il Gas di rete per semplicità impiantistica.

Prezzi 2015 fonti energetiche                  (fonte AIEL)



Insomma, diciamolo, ormai il pellet di legna fa  fatica ad essere concorrenziale rispetto alle tradizionali fonti fossili e il gap economico rispetto alla legna da ardere si fa sentire.


LA NOSTRA SOLUZIONE PER IL MERCATO DEL PELLET

Ci sono Pellet e Pellet però......i nostri sono più economici e prodotti localmente da Aziende Agricole della nostra Regione Veneto. 







 propone e commercializza Pellet "agricoli" , ovvero Pellet derivati da scarti di coltivazioni  tradizionali, quali :

 PELLET DI SOIA 
  PELLET DI MISCANTO
   PELLET DI VITE


  PELLET DI GIRASOLE


Questi sono Pellets caratterizzati da un' ALTO POTERE CALORIFICO,alcuni superiori al pellet tradizionale di abete/faggio, come ad esempio quello di Vite e di Girasole, però creano anche un'elevata quantità di ceneri post combustione, stimabile tra il 3% ed il 5% .

Il vantaggio di questi Pellet è che vengono commercializzati ad un prezzo di mercato ancora estremamente competitivo, però nelle stufe adibite a Pellet standard non vanno bene appunto per l'alta quantità di ceneri difficili da gestire e da smaltire dai loro tradizionali bracieri. 


Le caldaie POLICOMBUSTIBILI e le STUFE A BRACIERE AUTOPULENTE di  FIAMMA VERDE vi permetteranno di bruciare tranquillamente questi biocombustibili senza il problema di intasamento del braciere a causa delle ceneri con relativo spegnimento e pulizie giornaliere.



  




 Oltre ai Pellets Agricoli, forniamo anche altri biocombustibili, questi però con un contenuto di ceneri piuttosto contenuto < 3 % .

 NOCCIOLINO (guscio nocciole)

 PKS Palm Kernel Shell (guscio dei semi della palma da olio)


Questi biocombustibili si differenziano dai Pellets in quanto BIOMASSE VERGINI , quindi senza nessun processo di lavorazione, con un prezzo  decisamente conveniente rispetto ai semilavorati. 

Attualmente solo per le CALDAIE, questi gusci sono ottimi sostituti del Pellet di legna, soprattutto il PKS che abbina oltre ad un alto potere calorifico anche un peso specifico estremamente elevato, quindi con possibilità di trasportarne di più a parità di volume rispetto agli altri gusci ed al pellet stesso.

Cosa aspettate a lasciare le fonti fossili ? Forza, la natura vi donerà tutto il suo calore e la sua economicità. 

Per informazioni sui nostri prodotti e servizii: fiammaverde1@gmail.com



SEGUITECI SU : 


Un caro saluto 

Pavan Jacopo







mercoledì 22 aprile 2015

TETTI VERDI SULLE CASE

Una ricerca di una rinomata università americana ha constato l'impatto positivo che avrebbero, ma nel nord Europa sono decenni che nelle città ma ancor di più nei paesini di campagna o collina, le case diventano fondamenta per oasi verdi sospese.



Se i tetti delle case di una città di un milione di abitanti fossero ricoperti di erba, verrebbe eliminata dall’atmosfera una quantità di anidride carbonica di 375 grammi per metro quadrato nell’arco di 2 anni. 

Sono queste le conclusioni a cui è arrivato uno studio della Michigan State University che ha analizzato la quantità di anidride assorbita da 13 diversi tipi di tetti “verdi”. 

Ci sono però delle controindicazioni legate alle realizzazione dei prati sui tetti che richiedono l’utilizzo di materiali e tecniche che producono una quantità di anidride carbonica che viene compensata solo dopo 7 anni. 

Con l’utilizzo di materiali a più bassa emissione di anidride carbonica, però, si potrebbe arrivare a dimezzare questo intervallo di tempo.

Fonte: Peugeot per l'ambiente


giovedì 16 aprile 2015

PER GLI  "AFFEZIONATI" AGLI  IDROCARBURI





Avete una casa media da circa 150 -180 mq e usate ancora il GPL o il GASOLIO....sì immagino (con un piccolo senso di colpa, di chi vorrebbe cambiare ma non lo fa per pigrizia) cosa mi risponderebbe qualcuno di voi se gli facessi la domanda a quattrocchi: 

"sì lo uso ancora, mi trovo tanto bene....(e intanto il coltello gira!!), sai il potere calorifico del gasolio è altissimo e poi sai , il comune me l'ha defiscalizzato, perchè...qui non arriva il metano, siamo zona disagiata..."

In che senso, zona disagiata scusa?

"eh sai, qui il Metano non arriva, si ferma 100 metri prima di questa via, è da diversi anni che chiediamo l'allacciamento ma  è tutta colpa della giunta comunale, promettono promettono e poi...guarda qua...non muovono un dito, fosse uno"....(e il coltello gira ancora nella piaga!!)...

 Tutta colpa dei politici insomma...

"sì sì, puoi dirlo forte !! avevamo una mezza idea di allacciarci portandoci fino alla condotta principale, perchè se aspettiamo il comune!!...Ma  ci costa troppoooo,... un'esagerazione!....sai quanto gasolio compro con quei soldi lì?! ....no no guarda, GASOLIO TUTTA LA VITA !! "

Ecco, quando sento questo tipo di esclamazioni mi verrebbe da rispondere alla GUIDO NICHELI...




Uè  Montedison.....MA FAI BALLARE L'OCCHIO!! ...Non vedi che con tutti i soldi che hai speso in questi anni, ti saresti costruito il Petrolchimico di Marghera in casa ??!! ......

...Cosa aspetti a cambiare? ...affidati a FIAMMA VERDE !!

Queste situazioni, ecologicamente ed economicamente disastrose, se ne trovano moltissime nelle periferie dei paesi di provincia.

Stiamo parlando di zone rurali, dove i Comuni che già hanno a che fare con ripetuti tagli ai bilanci da parte del governo, devono far quadrare i conti e ben si guardano dal fare "spese pazze" per opere di metanizzazione.

Anche se, a dir la verità... non può essere una scusante questa, perchè ci sarebbero i fondi europei per questo tipo di opere e se si leggono i giornali sappiamo come il nostro Bel Paese  sia tra i migliori restitutori di fondi stanziati all'Europa per opere non realizzate!

Ma a parte questo, notiamo che le famiglie residenti in zone periferiche del proprio territorio comunale, spesso sono energeticamente lasciate sole , sì per carità il comune darà un piccolo incentivo per aiutarle a sentire meno il SALASSO del gasolio o gpl ma comunque sono esposte ad una spesa superiore almeno del 40% rispetto alle famiglie raggiunte dal metano. 

Ovviamente molte di queste famiglie sono corse ai ripari, per lo più installando stufette a pellet per il riscaldamento invernale degli ambienti più frequentati dell'abitazione ma restano ancora vincolati ai combustibili fossili per la produzione di acqua calda sanitaria.

Con FIAMMA VERDE potreste avere il piacere di scaldare casa e godere di tutta l'acqua calda sanitaria che desiderate, risparmiando dal 50 % all' 80% rispetto al gasolio/gpl e del 40 % rispetto al metano.

Non ci crede? Metteteci alla prova e fatevi fare da noi un sopralluogo con prospetto gratuito dei vostri risparmi grazie ad una nostra installazione.

Investire sul mattone al giorno d'oggi si dice sia sbagliato... ma investire sul proprio riscaldamento e produzione d' acqua calda sanitaria è il migliore che si possa fare nel 2015, perchè abbattete il maggior costo di Casa Vostra, in più avete la detrazione fiscale del 50% .

Con FIAMMA VERDE vi affidate al CALORE DEL LEGNO, il migliore che ci sia!! 





Un energetico saluto .

Pavan Jacopo

Per info: fiammaverde1@gmail.com

Tel : 340 3182248

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mercoledì 15 aprile 2015

QUELLO CHE NON SAPETE SULLE NUOVE PERFORAZIONI PER L'ESTRAZIONE DEL METANO.

Come tutte le fonti fossili, presenta dei vantaggi economici per pochi (compagnie di estrazione) e svantaggi per tanti, anzi per tutti.... e per tutto, persone, animali ed ecosistema.

Sismi di bassa magnitudo , inquinamento delle falde acquifere, rilascio di gas in atmosfera, desertificazione delle aree perforate, ecc...queste sono solo alcune sfaccettature del rovescio della medaglia riguardo l'estrazione del Metano, sia col frecking su rocce , sia con metodi standard.

Ricordiamo che il Gas Metano CH4 non bruciato e rilasciato in atmosfera ha circa 28 volte l'impatto che ha l'anidride carbonica CO2 sull'effetto serra !!! 





Qualcosa sta cambiando nel mercato mondiale dell'energia, il nuovo protagonista è lo shale gas, ovvero gas estratto dalle rocce porose tramite perforazione
Ci sono movimenti, anzi, smottamenti, in corso nel mercato mondiale dell’energia, e uno degli elementi di rottura dei vecchi equilibri è lo shale gas. Rottura è il termine giusto, perché è il gas estratto dalle rocce porose tramite perforazione o fratturazione idraulica (fracking).
Lo shale gas, gas naturale – in prevalenza metano - è contenuto in rocce scistose, argille, rocce porose. Gli ingegneri statunitensi sono stati i primi a rendersi conto delle potenzialità di questa risorsa. Nel 2000 lo shale gas valeva il 2% della produzione di gas naturale degli Stati Uniti. Alla fine del 2012 la percentuale è il 40%. Con le tecnologie di horizontal drilling (estrazione orizzontale) e di multi-stage hydraulic fracturing (fracking, fratturazione idraulica multi-stadio delle rocce), si estrae a costi bassi il gas naturale.
Le due tecniche possono essere utilizzate sia in pozzi nuovi, sia (a costi ulteriormente più bassi) in vecchi pozzi. In pochi anni lo sviluppo di queste risorse non convenzionali promette di dare agli Stati Uniti l’indipendenza energetica, con ripercussioni su tutti i mercati energetici mondiali per l’abbassamento del costo dell’energia e lo spostamento degli assali di import-export.

E’ di pochi giorni fa la notizia dell’autorizzazione da parte di Obama all’export di gas da fracking all’estero, in particolare verso l’Asia. Viene considerato un gas non convenzionale perché intrappolato in rocce poco permeabili, che per l’estrazione devono essere “fratturate”.

La fratturazione idraulica prevede l’iniezione in giacimento di un fluido ad alta pressione. L’operazione crea nuove microfratture nella roccia e mette in connessione quelle preesistenti, creando una via di fuga per il gas verso il pozzo. La tecnica è però sotto accusa in molti Stati per rischi di danni ambientali e inquinamento delle falde acquifere.

Lo shale gas insieme al tight gas (sabbie compatte) e al coalbed methane (carbone) rappresenta circa il 60% delle riserve terrestri tecnicamente recuperabili con questi nuovi metodi negli Stati Uniti, secondo le stime del Dipartimento Usa dell’Energia. Le riserve di shale gas potrebbero essere in grado di soddisfare la domanda americana per i prossimi 30 anni.

Sono quattro i più grossi giacimenti di shale gas negli Stati Uniti: il Barnett in Texas, dove si produce il 50% dell’output totale, l’Haynesville in Luosiana e Texas, il Fayetteville in Arkansas e il Macellus in Pennsylvania e in alcuni stati limitrofi.

In Europa lo shale gas non ha ancora conosciuto lo sviluppo registrato negli Usa per diversi fattori, tra cui l’alta densità abitativa e forse un’attenzione maggiore al principio di precauzione. Polonia e Ucraina sono i paesi che pare ci stiano puntando di più, ma ultimamente anche la Gran Bretagna e la Francia stanno mettendo a punto dei piani di sfruttamento. In Germania è in corso un dibattito molto intenso. Lo sfruttamento dello shale gas non è esente da punti critici.

Le preoccupazioni connesse con le operazioni di fratturazione idraulica sono 
quattro: inquinamento delle falde acquifere, impatto ambientale-paesaggistico, rischio di provocare eventi sismici, effetto serra.

Per quel che riguarda l’acqua, secondo i fautori i giacimenti di roccia in genere si trovano al di sotto delle falde acquifere utilizzate dall’uomo che dunque non dovrebbero esserne lambite, e poi il rischio di perdite nelle porzioni più superficiali dei pozzi può essere ridotto con il rivestimento di cemento dei pozzi.

Per l’impatto ambientale-paesaggistico, le zone dove si pratica il fracking vengono sconvolte e deturpate: in America le aree interessate pare soffrano anche di desertificazione.

L’incremento in molte zone degli Stati Uniti di terremoti di bassa intensità (magnitudo non superiore a 3) potrebbe essere dovuto secondo molti geologi proprio ai 35.000 pozzi di fracking attivi e il Senato americano ha già avviato un’inchiesta sulla potenziale sismicità indotta da tecnologie energetiche.

Infine, l’acceso dibattito sul contributo dello shale gas all’effetto serra si è sviluppato dato che durante le fasi iniziali della produzione una parte del gas estratto si libera in atmosfera e il metano ha un potenziale climalterante altissimo, sei volte maggiore della CO2. Attualmente si stanno sviluppando tecnologie specifiche per limitare queste perdite, che comunque riguarderanno sempre almeno l’1% della produzione totale di un pozzo.

ARTICOLO DI SOLAR SHALE - LIFEGATE

venerdì 10 aprile 2015

Riscaldamento e corrente elettrica gassificando il legno,... possibile? ....

....alla scoperta del Pirogassificatore.

Nel mondo delle energie rinnovabili, molteplici sono i sistemi in auge per la creazione di potenza termica ed elettrica e quando si vuole produrre entrambe da un'unica tecnologia, si parla di cogenerazione.

Ovviamente la cogenerazione la si può ottenere dal Biogas, dal fotovoltaico abbinato alle pompe di calore e dalle biomasse solide legnose, quest'ultime protagoniste in questo post.
E c'è una metodo molto affascinante per produrre energia elettrica e termica dal legno e si chiama pirogassificazione, ovvero, per semplificare... combustione ad altissime temperature, in carenza di ossigeno.

Infatti con la pirogassificazione, effettuata in un range di temperatura tra i 700 e i 1200 °C e a seconda della sua durata, si possono creare biocombustibili liquidi e/o gassosi.

Vi chiederete: " e  allora? dove sta la produzione di energia elettrica se il legno brucia e basta ??"  :-)

Con calma ci arriviamo.... ;-)

Questa combustione anomala, produce un gas bianco e denso, ...."Biogas??"...No!! si chiama Syngas ed è a tutti gli effetti un gas infiammabile e un ottimo combustibile per gruppi elettrogeni opportunamente modificati.

Avete presente, quando accendete il fuoco con le fascine di legno e da queste si sprigiona un gas biancastro che poi sparisce a contatto con la fiamma? ecco quello è il syngas !!

Nel video sottostante vedrete la stentata combustione di un termocamino a pellet, dove il sovradosaggio del combustibile rispetto all'aria comburente da vita al syngas.


Ovviamente non si può parlare di pirogassificazione nei camini o stufe domestiche ; infatti ci sono degli impianti appositi di tipo industriale dove spazi di stoccaggio del combustibile e di alloggio dei macchinari consentono la cogenerazione.

Il difetto di queste macchine sta nell'essere schizzinose al legno polveroso e di scarsa qualità, soprattutto perchè  il legno dev'essere triturato e di pezzatura omogenea, quindi stiamo parlando di CIPPATO DI LEGNO, meglio se certificato e privo di sporcizia.

Resa Elettrica e Termica: solitamente un pirogassificatore di piccole dimensioni (45 kw) è piuttosto vorace, dev'essere alimentato con circa 50 kg/h di cippato, sviluppa tra i 41 e i 44 kW/h elettrici e circa 100 kW termici.

Vista frontale del Pirogassificatore Spanner 





Da questa prima analisi risulta subito lampante la convenienza di questa applicazione a patto di sfruttare anche il calore di risulta del processo, infatti tutti i pirogassificatori solitamente sono collegati a monte di una piccola rete di teleriscaldamento, dando acqua calda a più utenze limitrofe.

E' il caso dell'albergo Senoner di Spinga (BZ), il quale fornisce acqua calda a 4 edifici pubblici ed è assolutamente autosufficiente dal punto di vista energetico.
Recentemente siamo andati a trovarlo e abbiamo girato un piccolo video che mostra l'impianto nel suo insieme, senza troppe pretese ovviamente.



Buona visione e al prossimo articolo. un saluto.

Pavan Jacopo