martedì 1 settembre 2015


BIOMASSE LEGNOSE  VS  RETE GAS METANO


ALIAS


 INDIPENDENZA ENERGETICA   VS   DIPENDENZA ENERGETICA





Oggi parliamo di un tema a noi caro, ovvero la contrapposizione, tra indipendenza energetica  e dipendenza energetica, uno scontro questo che molto spesso ha a che fare con le attitudini ma soprattutto le abitudini delle persone.

Sei una persona lungimirante,  o sei una persona abitudinaria e pigra?
Solitamente, chi riceve dai nostri concorrenti, proposte per cambiare tipologia di riscaldamento domestico, lasciando sempre a bocca asciutta il venditore di turno, solitamente è una persona che usa il gas Metano e difficilmente cambierà la sua posizione.


DIPENDENZA ENERGETICA

L’ abitudine di schiacciare un bottone o addirittura a delegare il tutto al termostato digitale di casa, il compito di riscaldare in automatico gli ambienti, è troppo invitante, comodo e funzionale per cambiare tipologia di riscaldamento, tranne per un aspetto…

queste….


 Si signori esatto, le bollette, le carte che deprimono la giornata !!


Poi ti arrabbi perchè, se ti appoggi ad un’azienda del mercato libero, ti accorgi che magari hanno sbagliato i conti bimestrali addebitandoti determinati costi, in riferimento a consumi inesistenti in quanto presunti.



Poco importa se l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas con la Delibera 292/06, ha stabilito la sostituzione e l’installazione presso l’utenza finale di contatori “intelligenti” in grado di leggere a distanza il consumo di energia, che dovrebbero garantire agli utenti di pagare solo quello che consumano.


Alle società fornitrici di gas del mercato libero, fa comodo operare con questo sistema perché ci sono pochi controlli da parte dell’ AEEG e sempre più polli  da “spennare” .



Allora chiami il numero verde dell’azienda, ti risponde  il centralino elettronico che ti chiede di schiacciare il classico tasto 9 per la sezione fatture e conguagli….aspetti dai 20 secondi ai 5 minuti e finalmente un’operatore munito di tappi nelle orecchie per attutire il suono,ti risponde… e tu sei finalmente libero di dar sfogo alle tue imprecazioni per il loro sbaglio e per il tempo di attesa al telefono.  





Alla fine della tiritera, ti toccherà aspettare la prossima bolletta per controllare se sia stato fatto o meno il conguaglio.


2 mesi dopo…..se ti arriva la bolletta….

nel caso l’abbiano eseguito, sarai tranquillo e contento della loro promessa mantenuta. Se invece si saranno dimenticati o se vedrai una postilla scritta in grasetto che cita: 

il conguaglio di € ….. della fattura n°….. verrà stornato dalla prossima fattura in bolletta (per chissà quali motivi astrali…) allora sarai davvero, ma dico, davvero arrabbiato.

Allora penserai sia venuto il momento di cambiare fornitore, tanto, ricevendo 3 telefonate al giorno e un rompiscatole alla settimana che ti suona il campanello per proporti “straordinarie tariffe sull’energia elettrica e sul gas”, trovare un’altra azienda non sarà difficile. Giusto??!!

E così si cambia…

Altra azienda…. e la storia si ripete….

E così si cambia…

Altra azienda….. e la storia si ripete….

Tanto il mercato libero dell’energia è vastissimo, nascono aziende come funghi ogni anno………e ne muoiono altrettante anche......


“Le offriamo il gas ad un prezzo incredibile”



Questa è la tipica frase dei venditori d’assalto del mercato libero che fanno il porta a porta, ti chiedono di prendere una bolletta, di portarla fuori, perché loro sono educati, non ti chiedono di entrare.

Poi ti chiedono la tariffa a m³ del tuo fornitore attuale…, lo confronti con quella che ti sparano loro e magicamente, ti rendi conto, che in tutti questi mesi ti sei rivolto ad un ladro!!

Allora non perdi tempo e firmi subito, sul cancello, una proposta di adesione di contratto, che di solito non è mai vincolante ma in realtà lo è, eccome!...con la promessa da parte del funzionario o dell’incaricato o del consulente energetico, (a seconda della parte che recitano) che entro il termine di recesso (solitamente 10 gg lavorativi)  verrai ricontattato dal responsabile di zona per chiedere l’effettiva conferma del contratto.

Gli scenari che si aprono normalmente sono 2:


1) o ti chiama effettivamente il responsabile di zona e ti fa i complimenti per aver aderito alla loro promozione con la sottoscrizione del contratto

e di solito la classica frase di risposta è :

“ no mi scusi io ho firmato una proposta di adesione, non un contratto”….

Risposta del responsabile di zona:

“ah sì ? a noi risulta il contratto già attivo, mi faccia controllare e poi la richiamo”…

e poi sparisce…. fino al materializzarsi della copia cartacea del contratto nella tua buca delle lettere.

2) Oppure ti arriva direttamente il cartaceo del contratto attivato con i complimenti e le congratulazioni dovute.




Allora più furioso di un toro infilzato nel pieno di una corrida, ti muovi per recedere il contratto…..AUGURI !!

La mossa diventa tanto complicata quanto impraticabile, della serie:

 l’addetto ai recessi non si fa trovare, ti fanno chiamare 3 numeri in caso di mancato servizio, oppure il centralino ti fa aspettare minuti e minuti… fin tanto che non si preparano con il loro miglior “cane rognoso da combattimento” con funzione anti recesso e recupero crediti.

Quest’ultimo personaggio si dedicherà a distruggere ogni tua obiezione a riguardo del loro modo di operare ed anzi solleverà la “colpa dell’equivoco” dalla sua azienda e la farà ricadere su di te, per aver firmato la loro “limpida e cristallina” proposta di adesione senza aver letto tutte le postille presenti sul retro del foglio.

Non contento, se tenterai di replicare ulteriormente, farà il gioco duro minacciandoti di usare vie legali per difendere il nome della sua buon’azienda, dando a te del ladro e del bifolco.


“ma in fondo non è male dai…li pensavo peggio”…ma al 14° mese….

Rassegnato alla situazione decidi di affidarti alla buona sorte e continuare con il fornitore che ti ha appena abbindolato.

Dopo alcuni mesi guardando le bollette esprimi un “caspita, che bassa sta bolletta, avevano ragione a dire che erano molto convenienti, devo ricredermi su quest’azienda”….

….ma poi….

….dopo circa 2 anni di fornitura low cost…

Ti arriva una mazzata incredibile, con una tariffa che è tutto tranne che low cost!!
Prezzi quasi raddoppiati, voci di addebiti in fattura per chissà quali oneri di fornitura, ecc.

Sbigottito li chiami per chiedere spiegazioni e la loro risposta solitamente è: “ signor Rossi, non si ricorda che la postilla n°24 della proposta di adesione che ha firmato diceva che era una proposta valida per 2 anni? Non gliel’aveva detto il nostro consulente?”…..

…..”però signor Rossi, le dirò che la nostra tariffa è comunque più bassa rispetto la concorrenza… ma abbiamo dovuto adeguarla all’inflazione, agli aumenti del 20% sul costo della produzione (come se in Siberia adesso usassero trivelle diamantate e placcate in oro) e agli aumenti sulla distribuzione ad opera del gestore nazionale” (per la cronaca Snam spa).

E allora cambi per l’ennesima volta….e così di continuo, ogni anno, prima della scadenza dell’offerta straordinaria  del fornitore di turno, cambi azienda per usufruirne di un’altra, prima che ti arrivi “ la mazzata”!!!


QUESTA LA CHIAMI COMODITA’ ??




INDIPENDENZA ENERGETICA

Molte persone che hanno invece cambiato tipologia di riscaldamento domestico, passando dal gas metano alle biomasse, hanno detto che adesso si sentono comodi ma soprattutto liberi.

Che cosa è successo allora a queste persone??
Hanno cambiato il loro punto di vista riguardo il significato di comodità.


Qual è la comodità ? cosa ti piace definire per comodità?
Schiacciare un bottone e scaldare casa….(mito sfatato perché lo puoi fare al giorno d’oggi anche con la legna o col pellet) ?

 o non avere più pensieri sul fornitore più economico del momento a cui affidarsi,  poi successivamente cambiare, senza più conguagli, bollette a cadenza discontinua, conteggi sbagliati e cunsumi presunti ?


TI PIACEREBBE PRENDERE IN MANO I TUOI CONSUMI ?

Quando sei tu a caricare la tua caldaia a legna, spendendo 3 minuti al giorno, o a caricare la tua termostufa di pellet 1 volta la settimana, sei tu che prendi in mano le redini della tua “fornitura”, dei tuoi consumi e sei tu a godere i benefici del  controllo totale su questi.

Questo è il potere dell’indipendenza energetica con le biomasse legnose.



LA LIBERTA’ CHE PUO’ CONCEDERE IL VERO FUOCO.

 

Con una caldaia a gas, sai che tipo di gas bruci? Ti piacerebbe sapere che nelle condutture di distribuzione del gas metano, non c’è solo gas ma c’è anche aria? E tu la paghi come se fosse gas?

Con una caldaia o una termostufa a legna o a pellet puoi permetterti il lusso di scegliere tu il tipo di combustibile da usare, senza bollette di alcun tipo. 
Questo ha valore per te?


Ti piacerebbe usare il metano solo ai fornelli?


Se tu avessi l’opportunità di usare il metano solo ai fornelli, ovviamente l’impatto che avrebbe sulla tua spesa in bolletta, sarebbe irrisorio, 15,00 – 30,00 € al bimestre, che importanza assumerebbero poi tutte le super offerte che ti arrivano quotidianamente dalle aziende del mercato libero? ….davvero poca o nulla!!

Questo è il potere dell’indipendenza energetica con le biomasse legnose.



Comprare legna o pellet e stoccarli in casa
VS
Aspettare comodamente i salassi del gas, magari errati
 



Ci siamo, questo è il pain, il dolore che ti fa pendere da un lato o dall’altro…dipendenza dalla rete con successive preoccupazioni o piccoli interventi manuali che regalano libertà?

Qui si concentra il tutto….ma per i non simpatizzanti dello sforzo fisico ho una buona notizia…se volete non è necessario compiere alcun sforzo:
 

Servendosi di rivenditori autorizzati ed attrezzati, la legna, come il pellet vi può arrivare comodamente a casa con un’unica fornitura annuale, su bancali scaricati e posizionati nel garage o nel locale da voi preposto per lo stoccaggio del materiale, il tutto senza muovere un dito!

Che dite, un bel problema risolto no ??!! 


MA SARA’ VERO RISPARMIO ?

Domanda lecita e più che dovuta, penso il grafico di AIEL sui prezzi dell’energia primaria al consumatore finale in €-megawatt/h sia eloquente:



Eccoci alla nota finale, siamo in un momento storico dove il pellet ha ricevuto dal governo attuale,  un aumento dell’iva dal 10 al 22%, ma la legna da ardere, il cippato ed altre biomasse non sono aumentate di prezzo e mantengono l’ iva al 10%.
 Oltretutto le tecnologie si stanno quanto mai affinando e dimostrando sempre più evolute, affidabili, intuitive e semplici da gestire per l’utilizzatore finale.

Quindi non aspettate, non procrastinate la libertà energetica, Fiamma Verde vi può dare tutto il suo supporto, know how e competenza per la realizzazione di un impianto chiavi in mano e farvi uscire una volta per tutte dalla trappola del mercato libero e dai combustibili fossili in generale.

COSA ASPETTI, LIBERATI DELLE BOLLETTE INVERNALI E REALIZZA IL TUO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO PERSONALIZZATO.

Scrivici a:  fiammaverde1@gmail.com  per avere tutto il materiale informativo sui nostri prodotti e servizi.

ADESSO E’ IL MOMENTO DI AGIRE !! ….ORA !!

Un energetico saluto.

Pavan Jacopo




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