venerdì 8 maggio 2015




Pellet di prima qualità ormai troppo caro?

Hai provato dei pellet alternativi ma la tua stufa non li "digerisce"?  

LE CALDAIE POLICOMBUSTIBILI  E  STUFE A BRACIERE AUTOPULENTE #FiammaVerde DELLA #lineariscaldamentofiammaverde SONO LA SOLUZIONE IDEALE PER IL VOSTRO RISPARMIO.


Chi di voi, ha provato a risparmiare comprando del pellet al supermercato vicino casa, magari non certificato, oppure semplicemente dell' agripellet e poi è subito tornato al classico pellet di Abete certificato EN PLUS A1 da 4,50 € al sacco perchè l'altro faceva troppa cenere ed intasava il braciere, oppure non bruciava correttamente?.......penso tutti, o quasi tutte le persone di buon senso.

Ebbene sì, difronte ad un combustibile che agli albori costava 2,50 a sacco, per poi schizzare al doppio nel giro di qualche anno chiunque proverebbe a risparmiare a scapito un pò della qualità, il problema però, è la poca tolleranza delle classiche stufe di qualche anno fa verso i pellet non certificati o gli Agripellet.

Infatti i costruttori di stufe, qualche anno fa, in seguito al boom di richieste da parte della domanda, realizzarono prodotti TARATI a livello progettuale solo per il miglior (ed unico)  pellet allora in circolazione.



 Il pellet di abete, spesso misto di Abete bianco ed Abete Rosso,  essendo quello con il miglior rapporto potere calorifico / produzione di cenere fu il punto di riferimento per tutti i costruttori di stufe a partire dagli anni '90 fino ad oggi.
Infatti il pellet di Abete o cosiddetto di Conifera ha un potere calorifico medio di circa 4,5 kw/kg ed una produzione di cenere <1%.
Con questi parametri le centraline elettroniche delle stufe ed idrostufe erano poco elaborate, in quanto gestire le giuste proporzioni di combustibile ed aria comburente per una corretta combustione era semplice ed agevolata da un ottimo pellet.

Il problema è che poi quando il mercato cresce, crescono anche i prezzi e arrivano i primi vincoli e classificazioni da parte di associazioni nazionali od europee del settore, vedi le certificazioni EN PLUS, realizzate per distinguere il pellet  "BUONO DOC" dal "BUONO FASULLO" diciamo.

Ma le certificazioni non sono solo fatte per controllare i legni da cui deriva il pellet prodotto e venduto dai produttori , ma anche per le percentuali di cenere e di emissioni in atmosfera.

Ovviamente questo tipo di certificazioni, danno una certa sicurezza al consumatore ma gli procurano anche un certo esborso a livello economico...che tradotto in numeri, negli ultimi anni è stato:...

...prima 3,00 a sacco , poi 3,50....poi 3,70...poi 4,00...poi 4,20...poi 4,50...e adesso con l'aumento dell'iva al 22% del governo siamo arrivati a 4,70 / 5,00 € a sacco


Ecco che i temerari del risparmio come il nostro amico immaginario Mario:

iniziano a guardarsi intorno, a cercare del pellet più economico con un semplice ragionamento....

....."beh si tengano il loro Super Pellet...adesso compro quello al supermercato da 3,50 €...pulirò la stufa una volta la settimana invece che una volta al mese ma almeno risparmio!! "


ED ECCO LA MAZZATA !!!





...COMBUSTIONE CHE STENTA A PARTIRE...

...FUMO...

...BRACIERE INTASATO DALLA CENERE...

....PELLET INCOMBUSTO....

...CANNA FUMARIA INTASATA...

Ed ecco il malcapitato tornare con lo sguardo basso al buon Super Pellet Certificato:

" beh quel pellet è proprio scarso, come si fa a vendere un pellet del genere?? è un danno per il consumatore!!... è meglio restare sul quello buono, almeno la stufa funziona bene e non ho problemi. "

  MA.... ADDIO RISPARMIO !!


A differenza di quello che vogliono farvi credere, in realtà non c'è un pellet buono ed uno meno buono per un' unica tipologia di apparecchi.
Ci sono invece stufe e/o caldaie più o meno adatte a certi tipi di pellet .

Ci sono benzine più o meno buone per le stesse auto?? No, ci sono automobili fatte per funzionare a Benzina Verde ed altre fatte per il Diesel!....è lo stesso principio!!


Quello che vedete qui sopra è un Pellet di Vite, sviluppa circa 5kw/kg (circa il 5-10% in più rispetto all'abete) ma ha una produzione di cenere del 3-5% (contro il 0,7-1 % dell'abete).

Per un sacco di questo pellet, spendereste in media il 30 % in meno rispetto ad un pellet di abete o faggio certificato EN PLUS A1.

Però nella vostra stufa (se prodotta qualche anno fa)  non và...non può andare...bisognerebbe cambiare metà delle sue componenti interne.

Nelle stufe, al di là della ventola dell'aria più grande, il problema principale resta il braciere, che se di tipo classico (eruttivo) si intaserà e non passerà più l'aria necessaria alla combustione.

E' come mettere gasolio in un'auto a benzina...si magari  inizialmente partirà ma la combustione non ottimale del gasolio nel suo motore prima o poi produrrà danni  e dopo qualche chilometro l'auto si fermerà avvolta da una nube di fumo.



Se non vorrete vedere il vostro portafoglio svuotarsi sempre di più per un combustibile che continua ad aumentare anche a causa di tassazioni assurde..., dovrete slegarvi dal vincolo del solo pellet con pochissima produzione di cenere,  c'è bisogno invece di una caldaia od una stufa in grado di essere elastica e tollerante verso anche altri biocombustibili. 


HA LA SOLUZIONE !!

Proponiamo tecnologie per il riscaldamento eco-sostenibile ed economico, ovvero caldaie e stufe in grado di funzionare con una grande quantità di biocombustibili.



 CALDAIA POLICOMBUSTIBILE  ARS CALORIS 


 


RANGE DI POTENZA: 18 - 93 KW 

RENDIMENTO: 85 - 90 %

GESTIONE COMBUSTIONE:  AUTOMATICA

EVENTUALE MONITORAGGIO CON TELECONTROLLO

COMBUSTIBILI : PELLET, AGRIPELLET, MAIS , GUSCI TRITI, SANSA D'OLIVA, NOCCIOLINO, PKS.

Una vera caldaia onnivora
Queste caldaie vi daranno grandi soddisfazioni, riscaldamento di tutta la casa ed acqua calda sanitaria, con biomasse che costano anche la metà del pellet. Potrete inserire anche scarti di mandorle, noci, nocciole, e se volete, potrete anche aprire la porta della camera di combustione e buttarci dentro qualche ciocco di LEGNA. 





  STUFA AD ARIA O IDROSTUFA CON BRACIERE AUTOPULENTE.



 



 BRACIERE AUTOPULENTE 


RANGE DI POTENZA: 9 - 26 KW

RENDIMENTO: 90%

GESTIONE COMBUSTIONE:  AUTOMATICA

COMBUSTIBILI: PELLET, AGRIPELLET.

Finalmente si rivede il risparmio di qualche tempo fa
Il pellet del supermercato o l'Agripellet non saranno più un problema, grazie al braciere autopulente brevettato , potrete riscaldare il vostro ambiente con la stesso risparmio di qualche anno fa, quando il pellet costava poco e senza intoppi. 


Sia con le nostre stufe ad aria, idrostufe e caldaie avrete  una garanzia di 2 anni, con la pulizia completa della caldaia gratis per i primi 2 anni.


Vi forniamo anche i biocombustibili più adatti alla tecnologia da Voi scelta.






Per info e contatti: fiammaverde1@gmail.com

Tel : 340 3182248


IL VERO RISPARMIO PASSA ATTRAVERSO PIU' BIOMASSE DENTRO 
UN UNICO APPARECCHIO !!! 



IL VERO RISPARMIO PASSA ATTRAVERSO



Un energetico saluto .

Pavan Jacopo 



venerdì 1 maggio 2015

#Nocciolino d'oliva di #FiammaVerde #biocombustibile alternativo al pellet

fonte : frantoioonline.it

Nocciolino di sansa il combustibile biomassa pari al pellets



   

Alternativa al pellets è possibile? Nocciolino di sansa di olive.

nocciolino-sansa-pOrmai quasi tutti i giorni si sente parlare in televisione di un’irreversibile inquinamento ambientale a questo grosso problema le biomasse possono sicuramente contribuire alla sua risoluzione. La continua ricerca di sempre più fonti energetiche quali le biomasse, sono ormai in continuo aumento.
Anche nella filiera olearia (frantoi) da anni ormai si è cercato di sfruttare al meglio la possibilità di riutilizzare, dalla sansa, scarto ottenuto dalla lavorazione delle olive (sansa composta da: polpa, buccia e dal nocciolo delle olive),  un combustibile ecologico, il “NOCCIOLINO DI SANSA”. 
Fino al recente passato, non tutte le sanse potevano essere utilizzate come combustibile. Infatti, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 marzo 2002 stabiliva che la sansa vergine è un combustibile vegetale liberamente utilizzabile, mentre la sansa esausta, avendo subito un processo chimico, rientrava formalmente nei rifiuti non pericolosi ed era perciò sottoposta a restrizioni.
In base all'ultimo D.Lgs n. 152 del 3/04/06 ed al d.p.c.m. 8/10/04 il nocciolino di sansa d'oliva il combustibile legnoso è considerato biomassa combustibile quale materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di prodotti agricoli.
Dalla combustione del nocciolino di sansa, possiamo ottenere sia calore e sia energia elettrica.
Oggi esistono impianti, sempre più sofisticati, per la separazione del nocciolo dalle altre componenti, da tale processo si ottiene un combustibile ecologico. Il nocciolino di Sansa di olive: Ottima alternativa al pellet. Combustibile naturale, considerato biomassa, granulare per l'alimentazione di caldaie per riscaldamento, acqua sanitaria, per temocaministufeforni e tutti i tipi di caldaie policombustibili con alimentatore.

Esistono due tipi di nocciolino di sansa di olive:

  • nocciolino di sansa disoleata esausta derivato dalla depolverizzazione della sansa esausta (viene ottenuto nei sansifici)
  • nocciolino di sansa disoleata vergine derivato dalla estrazione del nocciolo della sansa vergine (viene ottenuto nei frantoi oleari)
    nocciolino-sansa
    Impiego e differenze: 
    Il nocciolino di sansa disoleata esausta
     è un prodotto derivato dalla sansa vergine proveniente dai frantoi che viene lavorata nei santifici. La sansa vergine viene sottoposta ad alcuni processi chimici per poter estrarre il cosi detto olio di sansa (obbiettivo principale dei sansifici) alla fine del processo si ottiene un sottoprodotto chiamato genericamente sansa esausta (disoleata) o nocciolino di oliva. Ottimo combustibile è idoneo per grandi impianti di combustione, dotati di sistemi di rimozione della cenere e di abbattimento fumi, mentre in piccole caldaie domestiche pone problemi di accensione, emissione di cattivi odori, sporcamento degli scambiatori e della canna fumaria. Analoghi problemi si riscontrano anche nel pellet di sansa. E possibile utilizzare questo prodotto come biomassa? La sansa disoleata è inserita tra i combustibili utilizzati negli impianti disciplinati dal titolo I e II della parte quinta del D.lgs. 152/2006, in particolare la parte II, sezione 4, vengono dettate le caratteristiche delle biomasse combustibili e le relative condizioni di utilizzo. La sansa di oliva disoleata esausta, per essere considerata un combustibile "biomassa" deve avere le seguenti caratteristiche:
    CaratteristicaUnitàValori minimi/massimi
    Ceneri%(m/m)≤ 4
    Umidità%(m/m)≤ 15
    N-esanomg/kg≤ 30
    Solventi organiciAssenti
    Potere calorifico

    inferiore
    kcal/kg≥ 4.000
    Mj/kg≥ 16,74

    Il nocciolino di sansa di oliva vergine viene ottenuto con delle macchine chiamate separatrici di nocciolino , con questo sistema non vengono utilizzati solventi o sostanze chimiche, il processo di estrazione solitamente avviene direttamente presso il frantoio. Il nocciolino cosi ottenuto è un combustibile dall'elevato potere calorifico e completamente ecologico, che può essere utilizzato all'interno dell'oleificio/frantoio nel riscaldamento dell'acqua impiegata per la gramolatura oppure immesso nel mercato, come sostitutivo al pellet di legno per l'alimentazione di caldaie per riscaldamento, acqua sanitaria, per termocamini, forni e tutti i tipi di caldaie policombustibili con alimentatore.
    Il nocciolino di sansa è: ecologico, economico, sempre disponibile in abbondanza durante il periodo invernale (la lavorazione delle olive avviene da ottobre-marzo) è un combustibile che, oltre ad avere un più alto rendimento calorico, riduce notevolmente la produzione di fumi e cenere, garantendo al contempo una più lunga vita delle caldaie ed una minore manutenzione delle stesse. Provate a utilizzare questo combustibile nella vostra caldaia, se va bene, risparmierete un bel po' rispetto al pellet.

    Potere calorico di alcuni combustibili

    *I dati citati sono indicativi
    Combustibile

    Potere calorico Kcal/Kg
    Granoturco ( mais )
    6.100
    Legna da ardere ( tipo faggio )
    3.600
    Cippato
    3.500
    Pellets
    4.500
    Nocciolato di olive (nocciolino da sanse vergini)
    (con umidità < del 6%) 4.800
    (con umidità > del 10%)  4.100
    Sansa di olive
    4.500
    Gusci di pinoli
    4.200
    Gusci di nocciole
    4.200
    Semi di uva
    4.500
    Gas metano
    8.500 mc
    G P L
    9.000 mc
    Gasolio
    10.000 litro
    Energia elettrica
    860 KWh
    *ATTENZIONE da sottolineare che il potere calorifico delle biomasse legnose è soggetto a variazioni in più o in meno a seconda dell'umidità in esse contenuta, e per tanto i dati citati per tali combustibili sono indicativi.