I serbatoi d'accumulo, propriamente chiamati Puffer, sono dei contenitori in acciaio inox, preposti ad accumulare l'acqua calda prodotta da una caldaia o un idrostufa, o di una Pompa di Calore, sia che si tratti di acqua tecnica per riscaldamento, sia per l'acqua calda sanitaria.
Ci sono puffer atti solo allo scopo di accumulare acqua tecnica da riscaldamento, altri solo per l'acqua calda sanitaria ed i cosiddetti combinati, i quali contengono entrambe, ovviamente separandole.
Chiaramente sono coibentati, per non disperdere il calore accumulato all'esterno, e alcuni possono essere montati anche all'aperto in caso di poco spazio nel vano caldaia o in casa.
Solitamente le coibentazioni sono spesse 100 mm e fatte in materiale spugnoso, tipo il poliestere.
Oggi però parliamo solo dei PUFFER TAMPONE,ovvero solo da riscaldamento ed ovviamente solo per gli impianti alimentati da biomasse legnose.
QUANDO SI USANO I PUFFER DA RISCALDAMENTO (OVVERO PERCHE' DOVREI ACCUMULARE L'ACQUA CALDA?)
I puffer sono obbligatoriamente montati sugli impianti alimentati da caldaia a legna, e talvolta anche in accoppiamento con le caldaie o idrostufe a pellet, per due semplici motivi:
1° qualsiasi impianto a biomasse legnose, soprattutto quello a legna da ardere, non soddisfa solo il fabbisogno momentaneo innescato dal termostato di casa, a differenza delle caldaie a gas o a gasolio che hanno la possibilità di modulare potenza e durata del loro funzionamento.
2° il fabbisogno momentaneo di calore dell'impianto di riscaldamento, al momento dell'innesco della caldaia, è inferiore alla produzione complessiva della caldaia, quindi ci sarà poi il bisogno di stoccare tutta l'energia termica in eccesso per non sprecarla, riutilizzandola quando ripartiranno i termostati ma lasciando stavolta spenta la caldaia. QUINDI RISPARMIANDO.
PERCHE' I PUFFER SONO COSI' IMPORTANTI PER LE CALDAIE A LEGNA?
I puffer sono sempre importanti ma risultano obbligatori nelle caldaie a legna per il motivo n°2 sopracitato.
Ovvero la caldaia a legna, se opportunamente dimensionata e particolarmente performante, richiede solamente 1 carica giornaliera manuale ed una volta innescata, sprigionerà tutta la potenza termica data dalla carica di legna per la sua durata, ovvero qualche ora.
Quindi non esiste modularità di fuoco, o di funzionamento e una volta che i radiatori di casa sono caldi il calore in eccesso viene accumulato e rilasciato poi per i successivi cicli di riscaldamento a caldaia spenta.
Questo tradotto in "soldoni € " significa: RISPARMI IMPORTANTISSIMI fino al 70% in meno di legna consumata
E NELLE CALDAIE O IDROSTUFE A PELLET SERVONO I PUFFER?
Assolutamente sì, anche se le caldaie a pellet hanno caricamento e funzionamento automatizzato, comunque il calore perso per arrivare a "regime" ogni volta che entrano in funzione si tradurrà in pellet consumato a vuoto. Mentre un puffer caldo vi darà la possibilità di accendere meno la caldaia, con conseguenti minori perdite di calore e rendimento. Anche qui, ci sono risparmi considerevoli, fino al 40 % in meno di pellet consumato.
Abbiamo capito quindi a cosa servono questi "simpatici bussolotti morbidi", scherzando diciamo che sono i migliori amici delle caldaie, le fanno lavorare poco e accudiscono il prodotto del loro lavoro cedendolo all'impianto di riscaldamento un po' alla volta.
Quindi nel caso abbiate l'intenzione di comprare una caldaia a biomasse legnose, sappiate che il puffer è quasi sempre indispensabile, diffidate dei tecnici che vi sconsigliano di installarlo per farvi risparmiare ed essere più concorrenziali loro, rispetto ad un professionista vero che ve lo propone.
Un altro ruolo svolto dal puffer è quello di collegamento tra varie fonti di calore, come ad esempio : caldaia a gas + caldaia a legna + solare termico. E se un puffer "kombi" può fornire anche l'acqua sanitaria, (come in foto qui sotto).
Prossimamente approfondiremo ancora le peculiarità di questo prodotto, andremo ad analizzare anche i puffer per l' ACS e ad altri ancora.
Nel frattempo vi ringrazio per l'attenzione e vi rimando al prossimo articolo.
Un energetico saluto
Pavan Jacopo
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